SHER B, LA SUA MUSICA INCANTA L’ESTERO

SHER B – CHI E?


Nome: Mario

Cognome: Spataro

Nome d’Arte: Sher B.

Nato in Calabria

Altezza: 184 cm

Professione: Cantante, pianista, percussionista, marimbista, solista e compositore in Italia e all’estero

Mario Spataro, conosciuto anche con lo pseudonimo di Sher B., si è appassionato alla musica fin da quando era bambino grazie al suo orecchio assoluto. Inizialmente pianista ed organista, all’età di 14 anni ha scoperto anche il mondo delle percussioni e la batteria. Ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali come il “Tournoi Internazional De Music, Paris”, “L.H Stevens Special Prize, New York Foundation”e  “Austria int. Awards”. Un percorso artistico che è stato impreziosito dallo studio fatto con artisti del calibro di L.H Stevens, M.J. Burrit, M.Queen, J.Beck, R.Holly, T.Adams, N.J Zivkovic, K. Aleo, I. Bilic, M. Klimasara, R.Wiener, N.Groover, Keiko Abe, L. Morleo.

Ha suonato in diverse parti d’Europa: dall’Italia alla Spagna, passando per la Grecia, l’Austria, la Repubblica Ceca, la Francia, il Belgio, la Germania, la Svizzera e tante altre. Gli è stata conferita La Medaglia al Valore Musicale dalla Camera dei deputati italiana. E’ insegnante a Parigi, Nizza e Montecarlo. Oltre al successo nel repertorio di musica classica, il polistrumentista Spataro alterna la professione di marimbista a quella nella musica dancehall, reggae e hip hop, dove ogni giorno raccoglie tantissimi seguaci.

Ha fondato due case discografiche: la Warrior Inc e la Sher B. Empire. Il suo ultimo album, intitolato ‘M Ashanty, è uscito il 1^ gennaio 2021 e contiene al suo interno dodici tracce. Sono poche le informazioni sulla sua vita privata. Su Instagram è seguito da circa 90.000 follower. Tra i suoi progetti futuri c’è quello di lanciare una nuova linea di profumi.

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ANNY CENTO, INFLUNCER OVER CHE SUCCESSO

Dopo un percorso nella moda e nel marketing svolto per 17 anni, l’influencer over Anny Cento si sta facendo sempre più strada nel mondo dei social. Nei suoi profili, comunica infatti ai suoi follower tutto quello che fa ed attira così la loro simpatia.

Sono una over 50, ma ritengo di portare bene i miei anni. Mi alleno, faccio ginnastica, mi piace molto l’estetica. Le eventuali critiche non mi spaventano. Ovviamente apprezzo maggiormente quelle costruttive. Sono una persona testarda; so quello che voglio fare e dove voglio arrivare. Apparire fa parte di me, non posso farci niente. Sono vanitosa, non mi spaventa tutto questoPenso di essere semplice; comunico con le persone nella mia semplicità.  Non invento nulla nei miei racconti; parlo delle cose che mi succedono. I follower sono entusiasti. La strategia principale che utilizzo è quella di essere me stessa”.

Anny Cento definisce la sua semplicità stravagante, perché personalizza su di sé i vestiti e i costumi. Cerca un’esclusiva per se stessa. Quando devo fare un abito è sempre alla ricerca delle stoffe, dei prodotti giusti che le vanno bene.

La moda l’ho studiata. Mi piace il ‘700. I pizzi, i merletti stanno bene su di me. Ovviamente, non esco agghindata come se fossimo nel Settecento, ma associo la modernità a questo. Adoro cambiare. Probabilmente, per questo, alle persone piace la mia stravaganza.Da influencer, noto inoltre che bisogna stare molto attenti al linguaggio, che è importante. Bisogna portare sempre rispetto a chi segue. Personalmente, sono per la libertà. Ognuno nel rispetto può fare qualsiasi cosa. Do rispetto e non giudico, perché per prima voglio essere rispettata e non giudicata”.

Anny ha tanti hobby: dal fitness alla pole dance, passando per il footing, il nuoto. Sperimenta in continuazione cose nuove.

“Ho sempre avuto la passione per lo sport. Mi piace tantissimo camminare e chi mi conosce lo sa. Cerco di avere un fisico messo bene. Non sono nemmeno contro l’estetica. Se una fa un intervento per migliorare, ben venga l’estetica. Le persone mi dicono che sono sensuale, che è una caratteristica che considero estremamente importante. In quanto donna, ma mi piace essere sensuale. Ricerco gli abiti, il giusto tacco, i tubini, gli accessori, gli abbinamenti. Tutto questo fa la donna, con il suo profumo”.

Se capitassero delle proposte a livello televisivo, Anny non le disdegnerebbe. Ad esempio, accetterebbe volentieri di fare l’opinionista per parlare di moda o di comunicazione.

Certo, la moda è un argomento che mi è sempre piaciuto, che ho studiato, e non ho problemi ad affrontarlo. Cambia in continuazione, ma sappiamo anche che torna sempre indietro, al passato. La moda va e ritorna, sempre”.

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Martina Marotta, un talento tra i protagonisti di Medium

Martina Marotta è tra i protagonisti di Medium, il thriller-horror prodotto da Emy Productions in uscita al cinema. Interpreterà Patrizia, una ragazza che viene dalla Roma bene, che si innamorerà del protagonista, proveniente dalla Roma criminale, Walter (Emilio Franchini). Una storia d’amore che porterà la donna a partecipare ad una rapina dalle tragiche e diaboliche conseguenze. Esperienza di cui la Marotta è soddisfatta.

Medium è stato il primo horror che ho girato, dove ho avuto l’opportunità grazie a Massimo Paolucci e Giovanni Franchini di lavorare con attori che mi hanno insegnato tanto, come Bruno Bilotta, Tony Sperandeo e Hal Yamanouchi. Abbiamo creato una vera e propria famiglia”.

Inoltre, la giovane attrice toscana farà parte del cast di “Una Preghiera per Giuda”, sempre prodotto da Emy Productions. In quel caso, interpreterà Martina, la direttrice di un albergo.

Martina sarà l’unica amica di Pietro, il protagonista interpretato da Emilio Franchini. I due si confideranno nei momenti di difficoltà e la ragazza vedrà nell’uomo quel lato dolce che le è mancato e di cui ha bisogno. Martina è un persona molto attenta ed organizzata, oltre che precisa. Io sono il suo opposto: sono disordinata, anche se nel mio disordine mi so orientare. Martina mi ha insegnato ad essere più organizzata e attenta. Sul set di Una Preghiera per Giuda sono cresciuta tanto”.

Entrambi i film sono stati diretti da Massimo Paolucci, che Martina Marotta considera il suo mentore perché le ha insegnato tanto e le ha dato le giuste opportunità per emergere. Un percorso, quello per la recitazione, che è cominciato a Firenze ma che poi è proseguito con l’Accademia frequentata a Roma.

La passione per la recitazione è nata quando, con mio nonno,  vedevo i film di Totò e Sophia Loren. Ho sempre adorato far adorare le persone; quando facevamo le cene in famiglia, mi piaceva far divertire i parenti. Studiavo i monologhi e li recitavo in maniera molto comica. Ho scelto di fare l’attrice perché ho bisogno di fare emozionare. Ho una fame di emozioni. Molti  spettatori si rivedono nei personaggi che interpretiamo; diamo loro dei consigli, gli facciamo compagnia. L’idea di essere un mezzo per qualcuno che ne ha bisogno mi gratifica”.

Inoltre, Martina ha preso parte ad un cortometraggio, diretto da Emiliano De Martino, incentrato sulla storia dell’Onorevole Antonio Guidi, il primo ministro della salute disabile e affetto da tetraparesi spastica. Lì ha interpretato il suo primo amore: una giovane contadinella, molto genuina, che lo ha sedotto.

La Tetraparesi spastica, diagnosticata all’Onorevole Guidi,  ti porta delle difficoltà nei movimenti, nelle parole. Anche se i medici gli dissero che non sarebbe mai riuscito a fare niente, perché avrebbe vissuto al pari di un vegetale, Guidi ha preso il controllo di se stesso, si è realizzato, ha creato una famiglia. Ha sconfitto un destino che, per molti, era già scritto. Sono rimasta molto affascinata da lui”.

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Daniele Gramiccia tra i produttori del film ” Medium”

Dal 14 ottobre 2021, sarà disponibile in tutte le sale cinematografiche il film thriller/horror Medium, prodotto dalla Emy Production. Tra i produttori c’è anche Daniele Gramiccia che, di recente, ha parlato del progetto cinematografico.

Il progetto di Medium è nato in macchina tra me, Giovanni Franchini, produttore e amministratore della Emy, e il regista Massimo Paolucci. Eravamo in viaggio per trovare delle location per un film e ci è venuto, appunto, in mente questo horror, thriller e noir. L’abbiamo così girato in mese in pieno lockdown creando una squadra che è diventata una vera e propria famiglia”.

Il cast corale comprende diversi attori: da Toni Sperandeo a Bruno Bilotta, passando per Barbara Bacci, Emilio Franchini, Martina Marotta, Martina Angelucci, Daphne Barbieri, Pierfrancesco Ceccanei e Francesco Maria Dominedò. Tutti insieme hanno dato il loro contributo per la realizzazione del film che, a detta di Gramiccia, ha una vera e propria trama diabolica.

Medium parla di un gruppo di ragazzi della Roma moderna, che comprende anche una ragazza che proviene dalla Roma bene. Tale gruppo verrà così coinvolto da Toni Sperandeo in un furto da fare in una casa, dove non doveva esserci nessuno al di fuori del personaggio interpretato da Hal Yamanouchi, ossia un commerciante d gemme. Una volta che metteranno piede in casa, i ragazzi troveranno però la reincarnazione del male. Ad uno ad uno dovranno dunque combattere contro qualcosa che è davvero più grande di loro. Ed inevitabilmente non tutti ce la faranno”.

Nei prossimi mesi, la Emy Production rilascerà al cinema anche Una Preghiera Per Giuda, un mafia-movie diretto sempre da Massimo Paolucci.

In Una Preghiera per Giuda raccontiamo la mafia d’onore di tanto tempo fa e la rapportiamo alla storia moderna. Nel cast ci sono Toni Sperandeo e Bruno Bilotta, che ci accompagna sempre con grande passione, ma anche due star americane: Danny Trejo e Natalie Burn. Non mancano poi attori conosciuti in Italia: da Jane Alexander a Marcello Arnone de La Piovra, passando per Francesca Rettondini, Rosario Petix, Daniele Pompili, Martina Nasoni. Il protagonista sarà Emilio Franchini, con un lavoro molto più intenso rispetto a MediumAbbiamo già in mente il sequel di Una Preghiera Per Giuda”.

Infine, tra i profetti futuri c’è anche l’uscita di I Follow You, il primo film che vede l’esordio di Emilio Franchini.

I Follow You è un progetto che è rimasto nel cassetto del regista Vincenzo Petrarolo per qualche anno. Nel cast ci sono Jennifer Mischiati e Andrea Scarduzio, due attori che stanno andando molto bene all’estero. Con la Emy Production ci siamo impegnati affinchè venisse concluso. Anche questo lavoro, come i due precedenti, uscirà sicuramente prima della fine del 2021”.

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“T’ho aspettata da una vita”, movie di James La Motta con guest star Nunzio Bellino

Si concludono oggi le riprese del movie “T’ho aspettata da una vita” scritto, diretto e interpretato dal regista attore e sceneggiatore  James La Motta con la protagonista internazionale Simona Mangiante, un thriller psicologico dai  risvolti  sociali.

Un movie ambientato nella città di Pozzuoli. Il mare e i suoi mille scorci la faranno  da padrona , in  una città vulcanica ed avvolta dai  mille aloni di mistero come il carattere della protagonista che si ritroverà per un suo stato psicofisico a commettere un atto di violenza nei confronti della puteolana doc Gaia Cammarota.

Il tutto sempre con un finale inaspettato perché ci saranno due testimoni che assisteranno,  interpretati dalla Guest star Nunzio Bellino e l’oscar del web Giuseppe Cossentino. Che risvolti avrà T’Ho aspettata  da una vita? Stay tuned !!!

Altri interpreti: Mariacarla Casillo, Miriam Landi, Rino Irace 
Dop: Lorenzo Caramelli
Aiuto regia: Giorgio Paoletti, Simone  Casalino
Assistente: Camera Sara Fusco 
Fonico: Mauro Schiano 
Ufficio stampa: Massmedia Comunicazione

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Eleonora Pieroni brilla al Festival del cinema di Vanezia

Eleonora Pieroni star tra la sua Umbria e il red carpet di Venezia

Dopo le riprese per il film  tanto atteso ‘Dante Alighieri’ del maestro Pupi Avati, la modella e attrice Eleonora Pieroni torna nella sua amata Foligno per omaggiare la Giostra della Quintana nel ruolo di ‘Madrina della Quintana di New York’ come

ormai è da tradizione. Un titolo che le è stato conferito in seguito alla promozione della Quintana e della regione Umbria che la Pieroni ha dedicato volontariamente e organizzato nel 2019 a New York dove vive da anni.

> Nella scorsa estate la Pieroni ha presentato in Italia diversi festival del cinema e in ultimo ha partecipato al Festival del cinema di Venezia fotografata insieme all’attore del momento Can Yaman.
> Questa Quintana però, avrà un tocco speciale nel corteo storico, la Pieroni infatti indosserà un abito ispirato e realizzato sulla sua bellezza ed eleganza dalla maestra sarta Stefania Menghini che da più di 30 anni realizza costumi di ogni epoca per

rievocazioni, teatri, fiction e film. Tra le ultime collaborazioni ci sono gli abiti per la mostra “Grazie” di Capucci e il film” Benedetta ” di Paul Verhoeven.
> Il nuovo costume segue i dettami della moda della fine del XVI

> I tessuti di seta rossa e avorio sono impreziositi da ricami fatti a mano.
> Anche i gioielli realizzati da Cristiana Mariani, secondo antiche tecniche, sono in perle barocche e granati, quarzo cherry, giade rosse adornano la corona realizzata in stile seicento italiano e ispirata ai gioielli della famiglia Gonzaga di Mantova.

> Completano il corredo la collana di perle naturali con centrale di argento sbalzato a mono e granati.

> L’acconcitaura e il make up realizzato dal salone Chiara & Walter.

> Il direttore artistico Luca Radi curerà con la sua brillante creatività il corteo storico seppur quest’anno in manetta ridotta causa pandemia.

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Sila Film Festival: successo strepitoso per la seconda edizione

Sila Film Festival: successo strepitoso per la seconda edizione

Si chiude “col botto “ la seconda edizione del Sila Film Festival, così sostiene il direttore artistico Ivan Orrico. “Dopo il libro del procuratore Nicola Gratteri “ Non chiamateli eroi”, il

regista Paolo Licata  insieme con l’attrice Lucia Sardo e la giovane promessa Marta Castiglia hanno lanciato la proiezione del film Picciridda e dato l’appuntamento all’anno prossimo. Una

edizione, quella del 2021, piena di appuntamenti dove la letteratura, la tradizione si sono armoniosamente unite al cinema creando un connubio mai visto prima.

I territori Silani che hanno fatto da cornice a questa kermesse hanno dato la possibilità agli ospiti di entrare nella loro cultura e di assaporare i gusti che li contraddistinguono . La

manifestazione appunto è partita con la presentazione del libro di Arcangelo Badolati “Calabria terra di meraviglie“ in cui lo scrittore esalta e difende la nostra meravigliosa terra e

l’identità di tutti i calabresi. E così come Badolati lo ha fatto l’attore Mirko Frezza nel film Il più grande sogno difendendo i più deboli e i bisognosi. Alla proiezione del lungometraggio ha

partecipato anche l’attore coprotagonista Vittorio Viviani che ci ha raccontato di questa originale esperienza sul set.

Una volta ormai riscaldati i motori è entrato in pista un “grande pilota”, uno che può guidare solo a certi livelli, la star di Suburra la serie, l’attore Adamo Dionisi che interpreta nel film il

ruolo di Manfredi. Un artista completo che si definisce autore e che ha dato tanto al festival con le sue masterclass che hanno spaziato dalla regia , alla scrittura e alla recitazione. Una

persona vera che non ha risparmiato commenti e critiche sui cortometraggi in concorso e il cui giudizio ha dato giusto valore ai vincitori delle due sezioni. Nella categoria Mondo Corto

abbiamo visto vincere la regista  Valentina Casadei con “ Giusto il tempo per una sigaretta“, mentre nella categoria Diritti Umani il regista Michele Bia con “Gesù in Ferie” .

La letteratura in tutto il festival ha aperto gli incontri con il cinema e preceduto le proiezioni. Lo  scrittore Gioacchino Criaco che ha presentato il libro L’ultimo drago d’Aspromonte, e che

è anche l’autore di Anime Nere, romanzo a cui si è ispirato il regista Francesco Munzi con l’omonimo film che racconta una storia di Ndrangheta, ha infatti passato la scena al regista

Alessandro Pondi che con il suo film School of Mafia ha ridicolizzato la mafia a colpi di battute dei suoi attori come Nino Frassica, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi”.

Insomma, che dire? Un festival che ha raggiunto i pieni voti e che merita anche la lode “grazie ad una figura, ad un brand che” – come dice il direttore artistico Ivan Orrico “ha reso tutto

più idilliaco. Vale a dire la figura del maestro orafo Peppino Spadafora e del brand di famiglia G.B Spadafora che ha realizzato i meravigliosi premi del Sila film Festival e che da anni crea anche quelli del festival di Venezia. Che questo significativo accostamento porti tanta vita e tanta fortuna all’evento…”

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The Coach, il talent torna su 7 Gold

E’ tutto pronto per la quarta edizione di The Coach, il talent show di 7Gold condotto da Agata Reale e ideato e prodotto da Luca Garavelli e Marco Zarotti. Da lunedì 6 settembre 2021, i telespettatori cominceranno infatti a scoprire il talento e le storie dei nuovi partecipanti del programma, che quest’anno avrà anche delle new entry nel cast fisso. Tra gli opinionisti ritornano infatti Vincenzo Beltempo e Antimo Lomonaco, che avranno al loro fianco le “esordienti” Luisella Sordini e Federica Zei. Tutti e quattro addetti ai lavori nel mondo della danza, della musica, della discografia e dell’arte in generale. Immancabili, per la buona riuscita del talent, anche i giudici: dalla conosciutissima coreografa Maura Paparo alla cantante Meriam Jane Ndubuisi, passando per l’influencer e modella bergamasca Ludovica Pagani, seguitissima sui social dove sfiora i 3 milioni di follower. Una presenza, quella della Pagani, che andrà ad impreziosire il cast di The Coach che, anche per l’edizione 2021/2022, ha due obiettivi principali: scovare nuovi talenti da seguire e ammirare ed offrire un talent davvero diverso dagli altri e a dir poco unico nel suo genere. Non mancheranno, infatti, le sorprese in vista delle varie fasi e della finalissima per un programma destinato ancora a crescere e a lasciare il segno.

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Napule è, eccellenza della ristorazione tutta italiana

Il marchio dei  ristoranti/pizzeria Napule è Fratelli Coppola  è nato nel 2004, grazie al padre di Katia, Ciro e Antonio Coppola, i cui ristoranti sono attualmente dislocati tra Como, Como lungo lago e Milano. Attività di cui Katia è profondamente orgogliosa.

I nostri ristoranti ci danno tante soddisfazioni, soprattutto nel mondo della pizza napoletana. Abbiamo costantemente dei feedback positivi dall’Associazione AVPN, che va a tutela della pizza napoletana. Uno dei miei fratelli, Ciro, è ambassador delegato della Lombardia. Chi viene da noi mangia napoletano; anche con una semplice parmigiana, se viene dal sud e in particolare dalla Campania, riesce a risentire i sapori di un piatto che, magari, gli preparava la nonna o la mamma. Noi di Napule è Fratelli Coppola giochiamo tantissimo su questa empatia che stabiliamo coi nostri clienti”.

Ciro e Antonio, sono pizzaioli e cuochi. Quando preparano i menù, insieme a Katia, vanno sempre alla ricerca di qualche azienda del territorio del sud Italia, che produce magari un salame o dei formaggi differenti da far provare ai loro clienti. Menù curati nei minimi dettagli, dall’antipasto ai dolci curati da Sal De Riso. Abbiniamo inoltre al cibo i  giusti vini, che portano dalla Campania, esattamente come la birra. Portano sempre in tavola la tradizione, ma strizzano anche l’occhio alla contemporaneità.

Il nostro menù non cambia mai; è lo stesso sia se uno viene da noi a pranzo, sia se sceglie di cenare. Alcuni si regalano un dolce. Noi lavoriamo con Sal De Riso, che è un pasticciere della costiera pluripremiato. La nostra carta è totalmente affidata a lui. La sera, soprattutto, in tanti si regalano un dessert che a pranzo evitano per non appesantirsi. La cucina napoletana tradizione è quella che ha dato il lancio a ristoranti come il mio. Ci teniamo al 100% sulla realizzazione del piatto. Se vieni da noi ti ritrovi un ragù napoletano fatto proprio seguendo la tradizione. Per la parmigiana, utilizziamo una ricetta di famiglia”.

I Fratelli Coppola utilizzano, in prevalenza, alimenti del sud. Non sono infatti incentrati solo sui prodotti made in Napoli. Anche se + normale per loro avere una predilezione per il sud, utilizzano anche degli alimenti che provengono dal nord, come le olive taggiasche che non sono di lì. La scelta dei loro prodotti va sulla qualità. Per tale ragione, nei loro locali i clienti sono soddisfatti e si respira sempre un’ottima atmosfera.

Il nostro marchio è Napule è Fratelli Coppola; esistono anche dei ristoranti che si chiamano semplicemente Napule è, ma non sono i nostri. Chi entra riconosce subito il nostro stile. Ci piace fare ascoltare la musica jazz napoletana. Il servizio è molto attento e curato in ogni minimo dettaglio. La nostra squadra è affiatata. Ci circondiamo di persone che amano il lavoro che facciamo. Solo così riusciamo ad ottenere i risultati sperati. Organizziamo eventi, come i compleanni. A Como Città abbiamo una sala privata di 60 posti. La affittiamo per consentire alle persone di celebrare gli eventi, come un compleanno, un battesimo o una cresima”.

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Daniele Pompili vola al cinema e passa per Venezia

Il giovane attore Daniele Pompili è nel cast di Una Preghiera Per Giuda, il nuovo film diretto da  Massimo Paolucci. Grazie a questa esperienza lavorativa, dal sapore internazionale, ha potuto lavorare con diversi divi come gli americani Danny Trejo e Natalie Burn e gli italiani Tony Sperandeo, Barbara Bacci, Bruno Bilotta, Marcello Mazzarella, Francesca Rettondini, Rosario Petix, Emilio Franchini, Martina Nasoni, vincitrice del Grande Fratello, e Jane Alexander.

Abbiamo svolto le riprese del film in Umbria. Sarò un carabiniere, molto particolare, e con dei grossi risvolti. La mia figura verrà molto ricordata nel film, che parla appunto di alcune  famiglie mafiose che si scontrano tra di loro e che, ovviamente, avranno a che fare con le forze dell’ordine. Avrò una parte tutta particolare, che il pubblico scoprirà”.

Una Preghiera Per Giuda, come annunciato da Pompili, verrà distribuito al cinema e, probabilmente, approderà in seguito su Netflix. Per Daniele è un motivo di orgoglio aver fatto parte di un film internazionale.

Provengo dalla televisione: ho lavorato a Ciao Darwin, sono stato ospite come opinionista da Barbara D’Urso. Sono stato dunque felice di essere inserito nel cast di questo film internazionale. Mi sono riscoperto come attore ed è stata una cosa molto bella”.

Tra i recenti lavori di Pompili ci sono Canonico, dove ha recitato al fianco di Michele La Ginestra la parte di un bulletto di strada che ha scoperto la fede, e Per Niente al Mondo, diretto da Ciro D’Emilio, nel quale ha impersonato un cubista all’interno di un cast che comprendeva anche l’ex tronista Nilufar Addati. Un sogno, quello di fare l’attore, che aveva sin da bambino, ma che si sta realizzando soltanto adesso.

Anche se sogno da sempre di fare l’attore, fino a poco tempo fa non c’era mai stata la giusta occasione per poter far parte di un cast. Sono quindi contento che mi sia stata data, finalmente, questa possibilità. In questi ultimi mesi sono stato su set diversi con attori importanti. E’ stato soddisfacente recitare con Tony Sperandeo e Danny Trejo. Osservandoli ho anche potuto imparare da loro”.

Anche se adesso la sua priorità numero uno è quella di imporsi e farsi strada come attore, Daniele Pompili non vuole chiudersi la possibilità di riapparire in televisione, qualora capitasse un bel progetto. Intanto, dato che è molto attivo sui social, informa costantemente i suoi social della sua nuova carriera, ancora tutta da scrivere, di attore.

Ho davvero un ottimo rapporto con i follower. Li informo di tutto quello che faccio, anche perché me lo chiedono. Faccio video, pubblico foto del dietro le quinte e li porto, in questo modo, con me sui vari set. Sono fermamente convinto del fatto che non bisogna mai perdere l’umiltà non bisogna. Comunico con i social mantenendo la mia umiltà”.

Infine, nei prossimi mesi, Pompili sarà protagonista di un cortometraggio, che ha già girato, ed andrà al Festival del Cinema di Venezia.

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