MISS EUROPE CONTINENTAL TORNA IN POMPA MAGNA NEL 2022

MISS EUROPE CONTINENTAL RITORNA NEL 2022

NOVITÀ IN VISTA PER LA DECIMA EDIZIONE DI MISS EUROPE CONTINENTAL

C’è vento di novità per l’ormai storico Beauty Contest internazionale Miss Europe Continental, che per la

prima volta apre le porte a tutto il mondo andando oltre i confini europei.

Il Patron del Concorso Alberto Cerqua annuncia la Decima Edizione delle Olimpiadi della bellezza, una serie

di manifestazioni come di consueto ospitate dalla città di Napoli, di una fastosità senza precedenti né eguali

nel panorama attuale dello spettacolo.

Come già annunciato in precedenza, ad affiancare la consueta e ben nota Finale Europea, Miss Europe

Continental produrrà altri cinque show di carattere mondiale, visibili a tutti sulla piattaforma televisiva

internazionale NCG Television.

La pausa imposta dalla pandemia ha causato dei cambiamenti importanti, Miss Europe Continental come

ogni altra produzione televisiva ha dovuto rivedere la propria tabella di marcia e apportare modifiche

significative agli show, dando sempre la priorità alla sicurezza e alle necessità delle candidate.

A tal proposito e facendo delle valutazioni necessarie in seguito all’evolversi della situazione pandemica a

livello mondiale, l’organizzazione ha deciso di posticipare di qualche mese la data degli show, affinché da

ogni paese del mondo le ragazze possano viaggiare in totale sicurezza e senza nessuna difficoltà per essere

presenti all’evento.

Posticipare gli show di qualche mese è un piccolo cambiamento ma assolutamente necessario, perché è

importante che ogni ragazza abbia la possibilità di intraprendere questo viaggio e non vogliamo

assolutamente che anche una sola delle nostre candidate sia limitata in questo senso, poiché è altamente

probabile che tra Novembre e Dicembre qualche paese limiti ancora i viaggi internazionali – come dichiara

il Patron che annuncia di seguito le date ufficiali e le denominazioni degli show della Decima Edizione:

  • Miss Europe Continental Finale Europea dal 5 al 10 Aprile 2022
  • Miss Europe Continental World Edition dal 21 Aprile al 24 Aprile
  • Miss Europe Continental Global Edition dal 24 Aprile al 27 Aprile
  • Miss Europe Continental International dal 27 Aprile al 30 Aprile
  • Miss Europe Continental Planet Edition dal 30 Aprile al 3 Maggio
  • Miss Europe Continental Multinational dal 3 Maggio al 6 Maggio

Gli show sono tutti organizzati dalla compagnia Miss Europe Continental, si susseguono e si svolgono in

date separate, poiché ognuno di essi vedrà eletta una vincitrice che porterà per tutto l’anno successivo il

titolo indipendente di quel determinato evento.

Spesso erroneamente si pensa che tra i sei eventi ce ne sia uno principale, di livello più alto, e che gli altri

siano secondari e di un livello più basso. Questa idea è del tutto errata e l’organizzazione ci tiene a precisare

che ognuno degli show sarà organizzato e seguito dallo stesso team di professionisti e che gli standard di

produzione, così come il programma e le strutture che ospiteranno le candidate di tutti gli show, sono

esattamente gli stessi.

Infatti sebbene sembri impossibile per la stessa compagnia organizzare sei show nello stesso periodo e tutti

di alto livello, questo non è un aspetto che preoccupa il team di Miss Europe Continental, che al contrario e al lavoro ormai da più di un anno per la produzione di questi eventi, e ha approfittato del tempo perso per apportare delle migliorie e rendere lo show ancora più grandioso di quanto non fosse già.

In sintesi Miss Europe Continental vi aspetta la prossima Primavera per la nuova magnifica Decima Edizione, per stupirvi ancora una volta con la bellezza e l’eleganza di sempre, stavolta con una marcia in più. Dopotutto si sa, la Primavera è un promemoria di quanto può essere davvero bello il cambiamento!

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SHER B, LA SUA MUSICA INCANTA L’ESTERO

SHER B – CHI E?


Nome: Mario

Cognome: Spataro

Nome d’Arte: Sher B.

Nato in Calabria

Altezza: 184 cm

Professione: Cantante, pianista, percussionista, marimbista, solista e compositore in Italia e all’estero

Mario Spataro, conosciuto anche con lo pseudonimo di Sher B., si è appassionato alla musica fin da quando era bambino grazie al suo orecchio assoluto. Inizialmente pianista ed organista, all’età di 14 anni ha scoperto anche il mondo delle percussioni e la batteria. Ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali come il “Tournoi Internazional De Music, Paris”, “L.H Stevens Special Prize, New York Foundation”e  “Austria int. Awards”. Un percorso artistico che è stato impreziosito dallo studio fatto con artisti del calibro di L.H Stevens, M.J. Burrit, M.Queen, J.Beck, R.Holly, T.Adams, N.J Zivkovic, K. Aleo, I. Bilic, M. Klimasara, R.Wiener, N.Groover, Keiko Abe, L. Morleo.

Ha suonato in diverse parti d’Europa: dall’Italia alla Spagna, passando per la Grecia, l’Austria, la Repubblica Ceca, la Francia, il Belgio, la Germania, la Svizzera e tante altre. Gli è stata conferita La Medaglia al Valore Musicale dalla Camera dei deputati italiana. E’ insegnante a Parigi, Nizza e Montecarlo. Oltre al successo nel repertorio di musica classica, il polistrumentista Spataro alterna la professione di marimbista a quella nella musica dancehall, reggae e hip hop, dove ogni giorno raccoglie tantissimi seguaci.

Ha fondato due case discografiche: la Warrior Inc e la Sher B. Empire. Il suo ultimo album, intitolato ‘M Ashanty, è uscito il 1^ gennaio 2021 e contiene al suo interno dodici tracce. Sono poche le informazioni sulla sua vita privata. Su Instagram è seguito da circa 90.000 follower. Tra i suoi progetti futuri c’è quello di lanciare una nuova linea di profumi.

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ANNY CENTO, INFLUNCER OVER CHE SUCCESSO

Dopo un percorso nella moda e nel marketing svolto per 17 anni, l’influencer over Anny Cento si sta facendo sempre più strada nel mondo dei social. Nei suoi profili, comunica infatti ai suoi follower tutto quello che fa ed attira così la loro simpatia.

Sono una over 50, ma ritengo di portare bene i miei anni. Mi alleno, faccio ginnastica, mi piace molto l’estetica. Le eventuali critiche non mi spaventano. Ovviamente apprezzo maggiormente quelle costruttive. Sono una persona testarda; so quello che voglio fare e dove voglio arrivare. Apparire fa parte di me, non posso farci niente. Sono vanitosa, non mi spaventa tutto questoPenso di essere semplice; comunico con le persone nella mia semplicità.  Non invento nulla nei miei racconti; parlo delle cose che mi succedono. I follower sono entusiasti. La strategia principale che utilizzo è quella di essere me stessa”.

Anny Cento definisce la sua semplicità stravagante, perché personalizza su di sé i vestiti e i costumi. Cerca un’esclusiva per se stessa. Quando devo fare un abito è sempre alla ricerca delle stoffe, dei prodotti giusti che le vanno bene.

La moda l’ho studiata. Mi piace il ‘700. I pizzi, i merletti stanno bene su di me. Ovviamente, non esco agghindata come se fossimo nel Settecento, ma associo la modernità a questo. Adoro cambiare. Probabilmente, per questo, alle persone piace la mia stravaganza.Da influencer, noto inoltre che bisogna stare molto attenti al linguaggio, che è importante. Bisogna portare sempre rispetto a chi segue. Personalmente, sono per la libertà. Ognuno nel rispetto può fare qualsiasi cosa. Do rispetto e non giudico, perché per prima voglio essere rispettata e non giudicata”.

Anny ha tanti hobby: dal fitness alla pole dance, passando per il footing, il nuoto. Sperimenta in continuazione cose nuove.

“Ho sempre avuto la passione per lo sport. Mi piace tantissimo camminare e chi mi conosce lo sa. Cerco di avere un fisico messo bene. Non sono nemmeno contro l’estetica. Se una fa un intervento per migliorare, ben venga l’estetica. Le persone mi dicono che sono sensuale, che è una caratteristica che considero estremamente importante. In quanto donna, ma mi piace essere sensuale. Ricerco gli abiti, il giusto tacco, i tubini, gli accessori, gli abbinamenti. Tutto questo fa la donna, con il suo profumo”.

Se capitassero delle proposte a livello televisivo, Anny non le disdegnerebbe. Ad esempio, accetterebbe volentieri di fare l’opinionista per parlare di moda o di comunicazione.

Certo, la moda è un argomento che mi è sempre piaciuto, che ho studiato, e non ho problemi ad affrontarlo. Cambia in continuazione, ma sappiamo anche che torna sempre indietro, al passato. La moda va e ritorna, sempre”.

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Eleonora Pieroni brilla al Festival del cinema di Vanezia

Eleonora Pieroni star tra la sua Umbria e il red carpet di Venezia

Dopo le riprese per il film  tanto atteso ‘Dante Alighieri’ del maestro Pupi Avati, la modella e attrice Eleonora Pieroni torna nella sua amata Foligno per omaggiare la Giostra della Quintana nel ruolo di ‘Madrina della Quintana di New York’ come

ormai è da tradizione. Un titolo che le è stato conferito in seguito alla promozione della Quintana e della regione Umbria che la Pieroni ha dedicato volontariamente e organizzato nel 2019 a New York dove vive da anni.

> Nella scorsa estate la Pieroni ha presentato in Italia diversi festival del cinema e in ultimo ha partecipato al Festival del cinema di Venezia fotografata insieme all’attore del momento Can Yaman.
> Questa Quintana però, avrà un tocco speciale nel corteo storico, la Pieroni infatti indosserà un abito ispirato e realizzato sulla sua bellezza ed eleganza dalla maestra sarta Stefania Menghini che da più di 30 anni realizza costumi di ogni epoca per

rievocazioni, teatri, fiction e film. Tra le ultime collaborazioni ci sono gli abiti per la mostra “Grazie” di Capucci e il film” Benedetta ” di Paul Verhoeven.
> Il nuovo costume segue i dettami della moda della fine del XVI

> I tessuti di seta rossa e avorio sono impreziositi da ricami fatti a mano.
> Anche i gioielli realizzati da Cristiana Mariani, secondo antiche tecniche, sono in perle barocche e granati, quarzo cherry, giade rosse adornano la corona realizzata in stile seicento italiano e ispirata ai gioielli della famiglia Gonzaga di Mantova.

> Completano il corredo la collana di perle naturali con centrale di argento sbalzato a mono e granati.

> L’acconcitaura e il make up realizzato dal salone Chiara & Walter.

> Il direttore artistico Luca Radi curerà con la sua brillante creatività il corteo storico seppur quest’anno in manetta ridotta causa pandemia.

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Sila Film Festival: successo strepitoso per la seconda edizione

Sila Film Festival: successo strepitoso per la seconda edizione

Si chiude “col botto “ la seconda edizione del Sila Film Festival, così sostiene il direttore artistico Ivan Orrico. “Dopo il libro del procuratore Nicola Gratteri “ Non chiamateli eroi”, il

regista Paolo Licata  insieme con l’attrice Lucia Sardo e la giovane promessa Marta Castiglia hanno lanciato la proiezione del film Picciridda e dato l’appuntamento all’anno prossimo. Una

edizione, quella del 2021, piena di appuntamenti dove la letteratura, la tradizione si sono armoniosamente unite al cinema creando un connubio mai visto prima.

I territori Silani che hanno fatto da cornice a questa kermesse hanno dato la possibilità agli ospiti di entrare nella loro cultura e di assaporare i gusti che li contraddistinguono . La

manifestazione appunto è partita con la presentazione del libro di Arcangelo Badolati “Calabria terra di meraviglie“ in cui lo scrittore esalta e difende la nostra meravigliosa terra e

l’identità di tutti i calabresi. E così come Badolati lo ha fatto l’attore Mirko Frezza nel film Il più grande sogno difendendo i più deboli e i bisognosi. Alla proiezione del lungometraggio ha

partecipato anche l’attore coprotagonista Vittorio Viviani che ci ha raccontato di questa originale esperienza sul set.

Una volta ormai riscaldati i motori è entrato in pista un “grande pilota”, uno che può guidare solo a certi livelli, la star di Suburra la serie, l’attore Adamo Dionisi che interpreta nel film il

ruolo di Manfredi. Un artista completo che si definisce autore e che ha dato tanto al festival con le sue masterclass che hanno spaziato dalla regia , alla scrittura e alla recitazione. Una

persona vera che non ha risparmiato commenti e critiche sui cortometraggi in concorso e il cui giudizio ha dato giusto valore ai vincitori delle due sezioni. Nella categoria Mondo Corto

abbiamo visto vincere la regista  Valentina Casadei con “ Giusto il tempo per una sigaretta“, mentre nella categoria Diritti Umani il regista Michele Bia con “Gesù in Ferie” .

La letteratura in tutto il festival ha aperto gli incontri con il cinema e preceduto le proiezioni. Lo  scrittore Gioacchino Criaco che ha presentato il libro L’ultimo drago d’Aspromonte, e che

è anche l’autore di Anime Nere, romanzo a cui si è ispirato il regista Francesco Munzi con l’omonimo film che racconta una storia di Ndrangheta, ha infatti passato la scena al regista

Alessandro Pondi che con il suo film School of Mafia ha ridicolizzato la mafia a colpi di battute dei suoi attori come Nino Frassica, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi”.

Insomma, che dire? Un festival che ha raggiunto i pieni voti e che merita anche la lode “grazie ad una figura, ad un brand che” – come dice il direttore artistico Ivan Orrico “ha reso tutto

più idilliaco. Vale a dire la figura del maestro orafo Peppino Spadafora e del brand di famiglia G.B Spadafora che ha realizzato i meravigliosi premi del Sila film Festival e che da anni crea anche quelli del festival di Venezia. Che questo significativo accostamento porti tanta vita e tanta fortuna all’evento…”

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Napule è, eccellenza della ristorazione tutta italiana

Il marchio dei  ristoranti/pizzeria Napule è Fratelli Coppola  è nato nel 2004, grazie al padre di Katia, Ciro e Antonio Coppola, i cui ristoranti sono attualmente dislocati tra Como, Como lungo lago e Milano. Attività di cui Katia è profondamente orgogliosa.

I nostri ristoranti ci danno tante soddisfazioni, soprattutto nel mondo della pizza napoletana. Abbiamo costantemente dei feedback positivi dall’Associazione AVPN, che va a tutela della pizza napoletana. Uno dei miei fratelli, Ciro, è ambassador delegato della Lombardia. Chi viene da noi mangia napoletano; anche con una semplice parmigiana, se viene dal sud e in particolare dalla Campania, riesce a risentire i sapori di un piatto che, magari, gli preparava la nonna o la mamma. Noi di Napule è Fratelli Coppola giochiamo tantissimo su questa empatia che stabiliamo coi nostri clienti”.

Ciro e Antonio, sono pizzaioli e cuochi. Quando preparano i menù, insieme a Katia, vanno sempre alla ricerca di qualche azienda del territorio del sud Italia, che produce magari un salame o dei formaggi differenti da far provare ai loro clienti. Menù curati nei minimi dettagli, dall’antipasto ai dolci curati da Sal De Riso. Abbiniamo inoltre al cibo i  giusti vini, che portano dalla Campania, esattamente come la birra. Portano sempre in tavola la tradizione, ma strizzano anche l’occhio alla contemporaneità.

Il nostro menù non cambia mai; è lo stesso sia se uno viene da noi a pranzo, sia se sceglie di cenare. Alcuni si regalano un dolce. Noi lavoriamo con Sal De Riso, che è un pasticciere della costiera pluripremiato. La nostra carta è totalmente affidata a lui. La sera, soprattutto, in tanti si regalano un dessert che a pranzo evitano per non appesantirsi. La cucina napoletana tradizione è quella che ha dato il lancio a ristoranti come il mio. Ci teniamo al 100% sulla realizzazione del piatto. Se vieni da noi ti ritrovi un ragù napoletano fatto proprio seguendo la tradizione. Per la parmigiana, utilizziamo una ricetta di famiglia”.

I Fratelli Coppola utilizzano, in prevalenza, alimenti del sud. Non sono infatti incentrati solo sui prodotti made in Napoli. Anche se + normale per loro avere una predilezione per il sud, utilizzano anche degli alimenti che provengono dal nord, come le olive taggiasche che non sono di lì. La scelta dei loro prodotti va sulla qualità. Per tale ragione, nei loro locali i clienti sono soddisfatti e si respira sempre un’ottima atmosfera.

Il nostro marchio è Napule è Fratelli Coppola; esistono anche dei ristoranti che si chiamano semplicemente Napule è, ma non sono i nostri. Chi entra riconosce subito il nostro stile. Ci piace fare ascoltare la musica jazz napoletana. Il servizio è molto attento e curato in ogni minimo dettaglio. La nostra squadra è affiatata. Ci circondiamo di persone che amano il lavoro che facciamo. Solo così riusciamo ad ottenere i risultati sperati. Organizziamo eventi, come i compleanni. A Como Città abbiamo una sala privata di 60 posti. La affittiamo per consentire alle persone di celebrare gli eventi, come un compleanno, un battesimo o una cresima”.

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Andrea Ubbiali: successo internazionale per lo stilista dei vip

E’ tempo di presentare una nuova collezione per Andrea Ubbiali, lo stylist, lo stilista e il make-up artist di tantissimi volti noti, la cui fama è sempre più internazionale.

In quest’ultimo periodo, ho lanciato la nuova collezione donna primavera estate. E’ suddivisa in undici capi estivi, ispirati ai paesi caldi del mondo che ho visitato e di cui mi sono innamorato. Ogni capo si ispira a una località ben precisa, come Saint Tropez, la Sardegna, la Puglia, il Marocco, la California, la Florida. Undici paesi del mondo che ho utilizzato. Le collezioni, bene o male, devono essere ispirate da qualcosa. Questa l’ho creata l’anno prima del Covid. E’ un percorso ben studiato, che ho analizzato come sempre nei minimi dettagli. La collezione è già in vendita on line e posizionata in 18 boutique selezionate in tutta Italia da nord a sud”.

La linea cruise, da crociera, è un viaggio negli 11 paesi  del mondo che Ubbiali ha voluto rappresentare. Per farlo al meglio, ha scelto colori freschi ed estivi ispirati, ovviamente, ai luoghi che racconta. Per il Marocco, ad esempio, ha optato per un colore che ricorda l’ambra, mentre per la Florida ha scelto le stampe dei fiori tipici tropicali. La Costa Azzurra viene rappresentata, invece, da un taglio geometrico e pulito con l’abitino fatto a bermuda. Per la Sardegna e la Puglia ha usato uncinetto, la lavorazione in crochet e il pizzo. Tutti tessuti italiani pregiati e di qualità, dove non c’è niente di sintetico. Infine, Ubbiali ha lanciato anche una collezione di costumi da bagno.

C’è poi la linea di cinque costumi da bagno interi, che sono semplici e bianchi. Negli stessi, cambia soltanto il disegno. Ne ho fatti cinque diversi. In base a come ti svegli la mattina e all’umore che ti senti, indossi un costume, che può essere anche un top, perché lo puoi indossare anche sotto la gonna. In uno c’è la donna che si mette il rossetto, nell’altro una con in mano il drink col cappello e l’occhiale squadrato, una col tacco spillo su una palla da carcere e dunque un po’ fetish e così via. Sono in doppia lycra, doppia fodera e, perciò, molto resistenti anche ai lavaggi”.

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Vacanze in costa Azzurra per l’artista musicale Sher B

Vacanze in Costa Azzurra per Sher B., al secolo Mario Spataro. Nelle scorse settimane, il noto cantante calabrese è stato avvisato nei pressi di Nizza e di Cannes, dove si è svolta, dal 6 al 17 luglio scorso, la 74esima edizione del famoso Festival del Cinema. Un modo per l’artista di far conoscere maggiormente la sua musica, dato che a gennaio 2021 ha pubblicato ‘M Ashanty, il suo ultimo album di musica dancehall.

Con questa trasferta, Spataro è stato mosso da un unico intento: ricaricare le pile per una nuova stagione che si prospetta ricca di impegni. Sono tanti, infatti, i progetti legati alla Warrior Inc e la Sher B. Empire, le due case discografiche che l’italiano ha fondato. Nei prossimi mesi, Sher B. non si esibirà soltanto in Francia, dove ha scelto di trascorrere il suo tempo libero, ma in diverse parti d’Europa, per far conoscere i suoi ultimi lavori, non soltanto per ciò che concerne il mondo della dancehall ma anche il repertorio classico e la sua attività di marimbista.

Un segnale di ripresa per Sher B. che, nonostante il 2020 fortemente caratterizzato dalla pandemia, non si è mai fermato, continuando a “regalare”, puntualmente, ai suoi fan delle nuove hit.

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Eleonora Pieroni incoronata Ambasciatrice del Made in Italy e della Moda negli Stati Uniti

L’attrice e modella italiana Eleonora Pieroni ha da poco ricevuto un prestigioso premio come

Ambasciatrice del Made in Italy e della Moda negli Stati Uniti da Fondazione ITALY, titolare del progetto

DOVE – Dove Vivo all’Estero, associazione no profit di cui fa parte. Un riconoscimento raggiunto anche

per via del suo impegno per la trasmissione della cultura italiana in America, nazione dove vive insieme

al marito Domenico Vacca, proprio come ci ha raccontato in questa intervista.

Salve Eleonora, fa parte dell’associazione DOVE. Come prima cosa, può spiegarci che cos’è?

“DOVE è un progetto che vuole essere un ponte tra l’Italia, la cultura italiana, l’italianità e gli

italiani residenti all’estero, i discendenti e gli amanti dell’Italia. Naturalmente raggruppa anche

gli italiani e gli italoamericani, con discendenza italiana, che vivono in America o che lavorano

negli Stati Uniti. Per tale motivo, al suo interno ci sono tante persone che appartengono a

diverse categorie. Alcune sono impegnate nel business, altre nella moda, nel cinema e nei più

variegati contesti. E’ una rete di lavoro, un networking, che ha come elemento principale l’italianità”.

Di che tipo di progetti vi occupate al fine di promuovere l’italianità?

“Per la giornata di Dante, ad esempio, abbiamo realizzato il progetto ‘DOVE per Dante700’: un

video, dove ognuno di noi leggeva una parte significativa della Divina Commedia,

tratta dall’Inferno, dal Purgatorio e dal Paradiso. Ci sono poi tanti altri eventi, organizzati

in America e in Italia. A capo di questa associazione c’è il Dott. Massimiliano Ferrara, che

è il Fondatore e Presidente di Fondazione ITALY  e ideatore di DOVE, che sta a significare

Dove (Do) Vivo (V) all’estero (E). Tra i prossimi impegni, posso dirle che il prossimo 22 maggio,

in diretta streaming, ci sarà il Columbus International Award (tavola rotonda e premio) con

collegamenti da diverse parti del mondo e con autorevoli interventi anche di associazioni che si sono distinte negli anni per la diffusione dell’italianità e della cultura italiana. Nei prossimi mesi avremo anche un omaggio al grande artista italiano Caruso, noto in tutto il mondo anche per O’ Sole Mio, ma anche eventi di moda e sulla canzone italiana”.

Quando è nata l’associazione Dove?

“E’ un’associazione piuttosto giovane, nata qualche anno fa. E’ un gruppo molto interattivo: al suo interno ci sono giornalisti, editori. Personalmente, ho ricevuto il premio in quanto promotrice del Made in Italy e della Moda negli Stati Uniti, sia per la mia carriera di modella, sia per il ruolo di collaboratrice nella casa di moda che ho con mio marito Domenico Vacca”.

Immagino sia stata onorata di ricevere un riconoscimento, no?

“Beh, sì. Ricevere premi fa sempre piacere perché gratificano l’impegno che uno ci mette. Negli ultimi anni, mi hanno riconosciuto diversi titoli. Ovviamente, data la pandemia, le cose sono state rallentate in questi due anni, ma se vado a ritroso mi rendo conto che sono state fatte tantissime cose sia per il business privato, ma anche per la promozione in America della mia regione, l’Umbria, con la Quintana di Foligno. Da parte mia, ci ho messo davvero tanto impegno”.

Tramandare l’italianità all’estero, tra l’altro, è una cosa molto importante.

“Penso che sia nell’indole dell’essere umano quello di trasmettere una conoscenza.

E’ un’azione che fai con un figlio, con un nipote; ad un adulto viene istintivo farlo con

una persona più giovane. E’ una cosa, questa della trasmissione, che fa parte senz’altro

del mio background. Sono laureata come maestra e, per un breve periodo, ho insegnato.

Trasmettere ciò che so è qualcosa che mi è rimasto dentro. Ed ammetto che più cresco,

più sento il bisogno di mettere al servizio degli altri le mie conoscenze, anche senza retribuzione ma per l’orgoglio e la passione di farlo. Organizzare la Quintana di Foligno a New York è stata un po’ una vocazione, ma soprattutto una passione per ‘trasmettere’ la cultura e la tradizione della mia città agli americani”.

Come mai questa scelta di importare la cultura italiana in America?

“Partiamo da un dato di fatto. Come la tradizione della Quintana di Foligno ce ne sono altre bellissime in tutta Italia. Tornando alla domanda, sapevo che gli americani avrebbero gradito se fossero venuti a conoscenza di quante cose belle facciamo nei nostri paesi con la cultura italiana, tra l’altro per il semplice piacere di farle, dato che la maggior parte delle persone che si occupano di organizzare questi eventi sono volontarie. Quello che facciamo noi con la Quintana è un set cinematografico a cielo aperto. Mi sono detta che gli americani dovevano assolutamente conoscerla. Ho agito d’istinto: ho avuto l’impeto di trasmettere la nostra cultura”.

E’ l’ha fatto egregiamente, dato tutti i riconoscimenti che poi sono arrivati.

“Lo spero. Tuttavia, posso dire con emozione che il mio lavoro è stato molto apprezzato. A due anni di distanza, si parla ancora di quello che è stato fatto per la Quintana. E’ una cosa bella, che è rimasta nella storia della mia città e non solo e quando si scrive la storia si crea anche la leggenda. Sono felice di pensare che le nuove generazioni di folignati possano considerarmi non solo come la “Miss di Foligno” ma come colei che ha portato alto il nome della Giostra della Quintana in America. Speriamo che dopo la pandemia si possa tornare a fare eventi soprattutto in promozione del Made in Italy e del turismo dato che il nostro è l’unico Paese che, a causa del Covid, soffre ancora da questo punto di vista. E invece potremmo vivere di sola rendita del turismo.  Parlando di storia di cultura ed enogastronomia possiamo portare nuovamente i turisti nella nostra nazione. Le manifestazioni e gli eventi, in fin dei conti, servono anche per promuovere il nostro Paese, affinché gli stranieri possano visitare l’Italia e godere delle nostre bellezze”.

Ha dovuto sacrificare tanto tempo per portare a termine questo progetto?

“Certo, ci vuole molto tempo e dedizione. Devi sacrificare qualcosa di te per metterlo a disposizione di qualcos’altro, sperando che ti faccia ottenere dei  buoni risultati. Io so di aver messo a disposizione le mie conoscenze e la mia capacità organizzativa. Ci ho lavorato per quasi un anno in collaborazione con la regione Umbria e l’Ente Giostra Quintana. Ho fatto incontri quasi giornalieri con l’Istituto di cultura, l’ENIT (ente nazionale turismo italiano), il Consolato Italiano, la Columbus Fondation. Sono stati mesi di pubbliche relazioni, organizzazione, comunicazione e marketing. Capitanare tutta questa grande macchina organizzativa tra Italia e America è stato impegnativo ma bellissimo. Un impegno che ho svolto per la passione e l’amore che nutro per la mia terra”.

Roberto Mallò per MassMedia Comunicazione

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