Al fianco di Matteo Paolillo – suo collega nella fiction di Rai2 – ed Ester Pantano, De Matteo figura tra gli attori principali di Mia, nuovo film di Valentina De Amicis girato nelle Marche tra i comuni di Loreto, Porto Recanati, Sirolo, Ancona, Numa e Osimo. Le riprese sono state svolte tra febbraio e marzo con il supporto di Marche Film Commission e vedono l’attore di Caserta impegnato in ruolo, non ancora rivelato, che è pronto a stupire tutti quanti. <<sarò un personaggio del tutto inaspettato, che irromperà nella vita della protagonista ma poi andate a vederlo al cinema>> ha detto sibillino De Matteo. In attesa di un nuovo set che lo attende , Antonio De Matteo è’ anche Co- protagonista di Pasquale Rotondi – titolo provvisorio- , regia Roberto Dordit con Simone Liberati e Lia Greco, dove interpreta Augusto Pratelli un tassista di Urbino dal 1939 al 43.
Infine, a partire dal 2 dicembre su Sky Cinema, parte la serie di film Piedone – Uno Sbirro a Napoli, della quale fa parte anche Antonio De Matteo. Rivisitazione del classico di Bud Spencer con Salvatore Esposito come protagonista, la serie è interpretata anche da Fabio Balsamo e Silvia D’amico con la regia di Alessio Maria Federici. E’ suddivisa in quattro episodi ed è una produzione Sky Studios, Wildside, società del gruppo Fremantle e Titanus Production, società del gruppo Titanus. <<sarò il miglior amico di Piedone che ritrova dopo anni all’estero. Un personaggio super positivo, un “operatore sociale” molto sui generis!>> rivela De Matteo .
“Vittoria: è una bellissima giornata per i cervi dell’Abruzzo e per tutti coloro che amano gli animali e la natura”.
Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commentando la decisione del Consiglio di Stato di accogliere il ricorso presentato dalla LEIDAA e da altre associazioni e di sospendere la deliberazione della Regione che consentirebbe l’abbattimento di 469 cervi considerati in soprannumero.
“I magistrati amministrativi di secondo grado – spiega – hanno riconosciuto la fondatezza del ricorso che era stato respinto in primo grado e hanno ricordato che la Regione potrebbe adottare misure per la prevenzione di incidenti stradali, “come l’apposizione di recinzioni e la realizzazione di attraversamenti faunistici”.
Esattamente ciò che propone uno dei miei emendamenti alla legge di bilancio”. Quindi i cervi, per ora, non si toccano.
“La popolazione di cervi in Abruzzo – prosegue la deputata – non ha avuto una “proliferazione anomala”, ma un aumento contenuto per l’abbandono delle terre agricole da parte dell’uomo e l’abbondanza di cibo, in un territorio dove la presenza del lupo fa da naturale contrappeso.
I danni agli agricoltori sono tutto sommato limitati – l’anno scorso la Regione ha speso 170 mila euro in indennizzi – e non è neppure certo che gli abbattimenti riducano davvero le perdite nelle colture.
Anzi, come dimostrano esperienze pregresse con altre specie, non hanno mai risolto veramente i problemi.
Sotto la maschera del piano di contenimento, c’è un programma venatorio a vantaggio dei cacciatori, la
lobby più vezzeggiata da tutte le Regioni italiane, del loro divertimento e delle loro casse (i proventi da tariffario andrebbero agli Ambiti territoriali di caccia).
Ma il conto vero lo pagherebbe Bambi, con la sua pelle. E tutti noi diventeremmo più poveri”.
“Ringrazio perciò, una per una – conclude – tutte le personalità dello spettacolo e della cultura che hanno
accolto l’invito della nostra LEIDAA e del nostro movimento culturale “La coscienza degli animali” a
rivolgere alla Regione Abruzzo un accorato appello per fermare quest’ inutile strage”.
Il grande evento culturale e celebrativo, in tour dal 2021, arriva in scena al Teatro Politeama di Napoli in occasione del Centenario di Giacomo Puccini. A 100 anni dalla morte del grande compositore toscano, “L’Altro Giacomo” arriva a Napoli il 19 dicembre nella stagione del Teatro Politeama. In tour dal 2021, lo spettacolo originale, dedicato alla figura di Giacomo Puccini che per originalità e contenuti artistici porta con se una intensa scia di consensi di pubblico e di critica maturati in Italia e all’estero. Napoli ama da sempre Puccini e oggi, in modo originale, ne celebra il centenario della morte al Teatro Politeama. Va in scena “L’Altro Giacomo”, uno spettacolo di Renato Raimo, attore, regista e autore, che sin al debutto al 67° Festival di Puccini, restituisce in un racconto originale e inedito la figura di un Puccini meno raccontato negli anni e quindi meno conosciuto. Un progetto artistico che di fatto pone i riflettori sul “semplicemente” Giacomo: i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi valori più o meno condivisibili e le sue passioni. L’intento di Raimo, che ha avuto il coraggio di indossarne i panni, è stato quello di pennellarne un ritratto vivido, appassionante e originale, un acquarello che racconti al pubblico “l’altro” Giacomo, mostrando tutte le sfumature dell’uomo innamorato della vita, profondamente legato alla sua Toscana, con una forte preferenza per quella sua Versilia, luogo da dove tutto partiva e a cui tutto faceva ritorno. Il testo, scritto a quattro mani da Renato Raimo con Kris. B. Writer, racconta amori e passioni di un Giacomo più intimo, senza cravatta e cappello, con il suo baffo e il sigaro acceso, lasciarsi andare a confidenze e confessioni sui suoi incanti e disincanti, libero da inibizioni, con quel guizzo ironico di cui è intriso il suo DNA toscano. L’incantevole produzione artistica musicale di Puccini, intrisa del suo essere “uomo di passioni”, viene proposta a tratti, come in un jukebox di emozioni, nelle arie più celebri e struggenti, che Giacomo rivive con il suo pubblico mentre riordina le idee, apparentemente scompigliate come le chiome delle sue dame dopo aver tolto loro il cappellino. Dal pianoforte al fucile, Renato Raimo porta in scena l’animo irrequieto del genio lucchese, amante della caccia in ogni sua declinazione, senza giudizio né collocazione di merito, ma con l’umile ambizione di rendere omaggio alle sue granitiche fragilità e forti debolezze.
Un viaggio articolato nel vissuto passionale delle sue donne, le muse ispiratrici della sua memorabile produzione musicale. Sullo sfondo resta Elvira, lo specchio davanti al quale l’ artista sta nudo, spogliato, faccia a faccia con le sue trasgressioni all’onore e alla lealtà. E mentre lei resta con le briciole l artista ci dona tutto il suo essere ardente nella promessa immortale “all’alba vincero!”, una delle più belle arie scritte per voce maschile “Nessun Dorma”. In questa descrizione autentica dell’uomo viene esaltata in perfetto equilibrio con la prosa la cornice musicale del compositore. Filologicamente la direzione musicale del M° Carlo Bernini, direttore musicale di Andrea Bocelli, ripropone i riferimenti alla sua grande produzione e richiama elementi che vanno a sposare perfettamente il contesto in cui scorre la storia dell’uomo, dando valore a quegli incontri di vita che contraddistinguono il testo narrativo interpretato da Renato Raimo. Uno spettacolo in perfetto equilibrio tra prosa musica. La vicenda umana di Giacomo si intreccia a melodie eterne come “Cortese Damigella” dalla Manon Lescaut, “O soave Fanciulla” dalla Bohème, il “Tra voi donne brune e bionde” e ancora “Donna non Vidi Mai” entrambe da Manon Lescaut, fino ad arrivare al “Un bel di Vedremo” da Madame Butterfly e per finire l’eterno ed assoluto “nessun dorma” da Turandot. Renato Raimo — attore e regista — veste i panni di un Giacomo Puccini pieno di vitalità ma inconsapevolmente prossimo alla sua fine terrena, affiancato da un cast tutto toscano: Chiara Maria Battaglia nel ruolo della moglie Elvira e dalle voci del soprano Ivana Cãnović e del tenore Davide Piaggio. Il pianoforte Carlo Bernini. I costumi sono della sartoria della Fondazione Festival di Puccini che ha contribuito alla produzione dello spettacolo sostenendo l’idea dell’Associazione Culturale Green_Theatre di Pisa di cui Renato Raimo è il direttore artistico. I biglietti sono acquistabili online su www.ticketone.it e www.bigliettoveloce.it o al botteghino del Teatro Politeama. Per informazioni chiamare lo 081 7645001. Dichiarazione Renato Raimo “Si sono Giacomo Puccini a teatro! Che avventura! — queste le parole di Renato Raimo — Il centenario della morte del grande maestro passa sicuramente attraverso la celebrazione della sua grande opera musicale, ma riportarlo in vita sulle tavole di un palcoscenico è stata una grande scommessa, vinta, e che mi rende orgoglioso. L’Altro Giacomo scalda il pubblico perché celebra l’inno dell’uomo passionale dal cui genio creativo è nata la sua eterna musica. Nello scoprire da vicino le vicissitudini dell’uomo ne consacriamo il diritto all’eternità. Non è mera imitazione, ma l’umile e intima interpretazione del suo cuore che attraverso la mia emozione torna a battere anche solo per pochi istanti teatrali nei luoghi a lui tanto cari.
Il regista Massimo Paolucci è attualmente al lavoro con le riprese di Quasi Spia, nuovo film interpretato da Simona di Sarno e Daniel McVicar. “Il film parla di Sara, una ragazza in cerca di futuro che si imbatterà in un’avventura da vera 007. Una protagonista davvero tutta da scoprire”. Una commedia brillante all’italiana, che non solo fa il verso agli 007 importanti, ma che vuole spingere gli spettatori ad una profonda riflessione su tematiche di attualità e rilevanza sociale. Il film è prodotto da Security, società specializzata in sicurezza che ha deciso di intraprendere una nuova attività cinematografica sotto la guida di Eleonora e Giuseppe Sordi con il supporto e la produzione esecutiva di Omega Productions di Sara Paolucci. “Quasi Spia è il primo progetto che facciamo insieme. Abbiamo siglato un accordo di cinque anni. Ci siamo promessi di fare almeno altri due progetti, medio-bassi. In attesa di un film storico e in costume più importante, che riguarda la nostra cultura italiana, del quale non posso svelare altro, per il momento”. Nel cast del film, oltre a Di Sarno e McVicar, anche l’influencer Zio Command, Eleonora Pieroni, Danilo Brugia, Vincenzo Della Corte, Emilio Franchini, Vanessa Marini e Nadia Rinaldi.
Sher B, riconosciuto come il “Re Mida” della dancehall italiana, condivide la sua visione artistica e la sua passione per la musica, che non ha mai considerato un lavoro, ma un’espressione della sua essenza.
Sin da giovane, influenzato dal padre, ha sviluppato un forte legame con la musica, percependola come un elemento vivo e presente nella sua vita.
Pur essendo noto principalmente per la dancehall e il reggae, Sher B non si limita a un solo genere; produce musica in base alle emozioni del momento, abbracciando una varietà di stili.
Tra i suoi progetti futuri, menziona l’intenzione di unire diverse influenze musicali e di lavorare a un nuovo album, oltre a creare uno spazio artistico dedicato ai giovani nella sua città.
Con una visione ottimista, Sher B sottolinea l’importanza di sognare e di considerare i sogni come un continuo stimolo per raggiungere nuovi obiettivi.
Infine, consiglia ai giovani aspiranti artisti di studiare e migliorarsi costantemente, avvertendo che le scorciatoie non possono sostituire una solida costruzione della carriera.
La città di Roma si prepara ad accogliere la terza edizione del prestigioso Premio Internazionale Giovanni Paolo II – Gran Galà per la Pace, che si terrà il prossimo lunedì 16 settembre 2024, presso l’Aula Consiliare “Giorgio Fregosi” di Palazzo Valentini. Il premio, ideato dal giornalista e promotore Nino Capobianco, celebra figure che si distinguono per il loro impegno nella promozione della pace e nella lotta contro la violenza, in particolare quella di genere.
Tra i premiati l’attrice e conduttrice Emanuela Tittocchia, conosciuta per aver partecipato a soap tra cui “Centovetrine” e “Un posto al sole” e fiction tra cui “Non smettere di sognare”.
Inviata e conduttrice di programmi Rai e Mediaset, Emanuela per molti anni si è dedicata al volontariato nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma, Santuario dedicato al culto della Divina Misericordia fortemente voluto dal nostro amato Papa Giovanni Paolo II. Premiata anche l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la conduttrice televisiva Antonella Clerici, l’attore Riccardo Scamarcio, la showgirl Miriana Trevisan, e il politico e giornalista Francesco Pionati.
Saranno presenti anche rappresentanti del mondo scientifico, come il Professor Gianluca Franceschini e lo psicologo Andrea Giostra, insieme a figure religiose come Suor Paola D’Auria e Don Sergio Marcanzin. Un elemento di grande rilievo per questa edizione è la partecipazione di ospiti internazionali di grande prestigio, tra cui l’emittente televisiva UnoItalia TV, la prima TV in Svizzera dedicata agli italiani nel mondo.
UnoItalia TV, con la sua missione di rappresentare e dare voce alla cultura italiana all’estero, sarà tra gli
ospiti d’onore dell’evento.
Questa partecipazione evidenzia il ruolo cruciale dei media nella diffusione di messaggi di pace e
solidarietà a livello globale, un impegno che si allinea perfettamente con i valori celebrati dal premio.
Il Premio Internazionale Giovanni Paolo II – Gran Galà per la Pace non è solo un’occasione di celebrazione
, ma anche di riflessione su temi sociali di grande rilevanza, come la pace, l’uguaglianza e la lotta contro la
violenza di genere. Parte integrante del Progetto A.MA.MI., lanciato nel 2018 per sensibilizzare contro il
femminicidio,
Con la conduzione di Nino Capobianco e la Dottoressa Margherita Frappa, Docente impegnata nel
settore della Cultura di cui attualmente è Assessore al Comune di Ladispoli, nonché Presidente della
“Biennale Internazionale d’Arte della Riviera Romana” , questa serata rappresenta un tributo alla memoria
di uno dei pontefici più influenti del XX secolo , ma anche un invito al dialogo e alla costruzione di un
Ancora un successo per il giovane artista White King che, in questi giorni, ha ricevuto un prestigioso Premio Speciale da parte di Starlight International Cinema Award durante i gironi della ‘81 Mostra del Cinema di Venezia.
Il Premio, giunto alla sua XI edizione, e da sempre attento ai giovani talenti , è stato ideato e organizzato da Francesca Rettondini e Giuseppe Zaccaria.
La cerimonia di premiazione delle categorie ufficiali si è svolta all’interno dello spazio Italian Pavilion , Hotel Excelsior Venice , dove l’artista White King ha omaggiato con una delle sue preziose opere Gianni Ippoliti,conduttore dell’evento con la splendida attrice Jun Ichikawa.
Le opere originali dell’artista White King sono invece state esposte in una delle sale dell’Hilton Stucky Molino Venice, tra cui il suo “Leone”, che può considerarsi il simbolo emblematico della potenza espressiva di questo giovane e grintoso artista.
Il premio Speciale Starlight è stato consegnato a White King nel corso del Gala, dalla straordinaria
attrice Vanessa Gravina.
Questo premio rappresenta per White King non solo un riconoscimento della sua arte, ma anche
della sua capacità di incarnare un’idea di vita che unisce estetica e sostanza, in una fusione che
pochi altri artisti riescono a realizzare, il talento, e il suo contributo unico alla cultura
contemporanea.
La sua arte, come la sua vita, è una continua sfida alle convenzioni, un inno all’originalità e alla
passione che continua ad ispirare .
Romano di nascita, è un giovanissimo artista poliedrico che, con maestria speziata da un estro carico
di ardore, ha fuso in modo alchemico nel lavoro e nella vita due passioni apparentemente
antitetiche: l’amore per i rettili, simboli di una natura antica e misteriosa, e l’alta moda,
rappresentazione suprema del lusso e della sofisticazione umana.
Questa dicotomia si riflette in ogni sua opera, dove il caos primordiale del colore incontra l’ordine
formale della composizione, creando un effetto che ipnotizza e affascina.
La sua tecnica, il “Pouring Figurativo Spin Art”, è una rivoluzione che sfida le leggi della fisica e
della percezione visiva.
Attraverso l’uso della forza centrifuga, White King manipola le vernici dando vita a delle
straordinarie esplosioni di colori che si mescolano e si separano in modi imprevedibili, dando vita
così a opere uniche e irripetibili.
Il suo stile di vita, in perfetta sintonia con le sue opere, è un tripudio di ecclettismo e sfarzo. White
King non è solo un artista, ma una figura che ha fatto dell’eleganza e della stravaganza una cifra
stilistica.
Ogni sua apparizione pubblica, ogni scelta estetica, è una dichiarazione di indipendenza artistica e
Giuseppe De Lucia un vero fenomeno dell’arte della pizza il suo lavoro una vera passione.
Giuseppe De Lucia, ha avuto una vita non sempre semplice.
Inizialmente era attraversato da vari tipi di problemi e non solo di natura economica. Questi problemi, lo portano a far nascere dentro di lui, una voglia di riscatto, di rivincita. Inizia così a lavorare e a creare le sue prime pizze. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, inizia a capire che questo non è più un lavoro che gli consente di portare solo lo stipendio a casa, ma, diventa una vera e propria passione. Vedere la gente soddisfatta del suo lavoro e regalare gioie attraverso il palato lo rendono orgoglioso, inizia così a coltivare questa passione ed ad alimentare il suo genio e creatività. Gli ingredienti principali secondo De Lucia sono: lo studio, la tradizione e la scelta delle materie prime. Il mondo della cucina è fatto di tanti sacrifici, ai giovani consiglia di avere passione, solo con la passione, si possono raggiungere traguardi e soddisfazioni. In attesa di realizzare il suo sogno nel cassetto, ovvero, aprire una seconda location, vi sveliamo dove è possibile trovarlo per degustare la sua cucina. Dove troviamo Giuseppe De Lucia: Cuneo in via sette assedi n. 4 con il nome di ” Passione Pizza”.
Ingegnere, Dottoressa in scienze dell’alimentazione, modella… mille sfumature fanno parte della sua vita! Fa un ingresso con camminata sicura, testa alta e schiena dritta.
“Elegantissima” con un lungo abito celeste “Patatina Abiti da Cerimonia” ricoperto di glitter e paillettes, ampio spacco laterale da capogiro, si fa notare da subito… l’outfit è proprio “da sabato sera”! Anche il make up è pazzesco! C’è la mano di Arianna Gagliardi, make up artist Mac Cosmetics che impreziosisce gli occhi verdi di Donatella con uno smokey eyes blu dalle sfumature perlate e oro, rossetto rosso, conturing e illuminante nei punti giusti! L’effetto Wow è assicurato e perfettamente riuscito!
Alla domanda di Simone Lemmo, conduttore di Alla Buonora, “Chi è Donatella?”, la bella romana risponde: “Sono me stessa! Unica… come lo siamo tutti! Tutti abbiamo mille sfumature! Ci sono donne che sono mamma, donne che sono figlie, donne che lavorano, donne che stanno a casa… ognuno di noi ha mille sfumature! Non siamo persone catalogabili in un unico essere! Ognuno di noi ha mille sfumature e siamo unici per questo… ed è bello così!”
La bella romana, Ingegnere, Dottoressa in scienze dell’alimentazione, e modella fa un ingresso elegantissimo nel salotto di Simone Lemmo “Alla buonora”. Sicura e diretta fa un ingresso con un lungo abito celeste di Patatina, è “elegantissima… da sabato sera”! Si accomoda e risponde alle domande del conduttore.
Analizzando la sua figura eclettica e poliedrica le viene chiesto “Qual è la sfumatura di cui vai più fiera e che ti identifica maggiormente? Io sono unica perché…” La bella romana risponde con sicurezza e senza esitazione “Le mie caratteristiche fisiche sono sicuramente uniche!” In effetti le caratteristiche fisiche della bella Donatella non passano di certo inosservate! Impossibile dimenticare i suoi occhi verdi con sguardo felino, i lunghi capelli ramati che incorniciano il suo volto, le labbra rosso cherry e il suo corpo statuario! “Alcuni lati del mio carattere… il mio essere un po’ permalosa, ma anche saper accettare i miei limiti, saper riconoscere dove posso migliorare e dove invece sono a buon punto! Ognuno di noi può migliorare, ogni punto di arrivo deve essere un traguardo ma anche un punto di partenza per nuovi obiettivi da raggiungere e nuovi traguardi di successo! La vita è sempre un continuo divenire e un continuo scoprirsi!”
Donatella Zaccagnini Romito “Alla Buonora” ci parla della solitudine, delle sue paure, del suo sentirsi fortunata…
La bella romana alla domanda di Simone Lemmo nel Loft di “Alla buonora” sulla solitudine: “Qualche tempo fa in un’intervista tu hai detto “Spesso appaio come una persona egocentrica ed esibizionista, sono figlia unica, sono sempre stata un po’ il centro dell’attenzione ed è una caratteristica del mio carattere! In realtà sono una persona molto attenta, mi piace stare in compagnia, ma anche in solitudine! Apprezzo molto i miei momenti di solitudine! C’è stato invece un momento della vita in cui la solitudine ti ho fatto un po’ paura?”
A questa domanda Donatella risponde così ”Sinceramente la solitudine non mi ha mai fatto paura anche perché sono una persona fortunata, ho una famiglia che mi sostiene sempre! Mia mamma soprattutto è sempre presente quindi non ho mai sofferto la solitudine, lo posso dire con orgoglio e anche con soddisfazione personale perché delle volte alcune persone purtroppo vengono vengono lasciate sole e si sentono sole! Io invece fortunatamente ho sempre avuto delle persone, in particolare mia mamma, che mi ha sempre sostenuto in tutto, anche nei momenti molto difficili o anche nei momenti molto belli, quindi è sempre sempre stata presente e io per questo mi ritengo una persona molto fortunata!”
Donatella Zaccagnini Romito, intervistata da Simone Lemmo, “Alla Buonora” risponde ad alcune domande sui suoi sogni da bambina!
Il conduttore mostra alcune immagini di Donatella quando era bambina: “Dovremmo avere un composite di alcune foto di Donatella da piccola… sono particolarmente interessanti vari momenti del tuo vissuto, vari momenti della tua infanzia… tu dicevi io sono stata molto fortunata perché la mia famiglia mi è sempre stata accanto sempre… tu hai due lauree in ingegneria sei Dottoressa in scienze dell’alimentazione, il sogno del mondo dello spettacolo, del successo da qualsiasi punto di vista possibile… come sono cambiati i sogni di questa bambina? Come sei cambiata tu come donna? Quando ti riguardi, quando ti rivedi… che cosa ti viene proprio istintivamente da dire alla Donatella bambina?”
Donatella risponde così… “Un po’ mi commuovo e questo sicuramente perché sono tanti momenti felici, non solo questi ovviamente, ma ce ne sono tantissimi e sono momenti di vacanza momenti, momenti di condivisione, momenti di cerimonia, questa è un’immagine che forse è stata presa da un social che avevo messo per la festa della mamma… c’è anche un matrimonio importante di una mia cugina, ci sono alcune feste di compleanno, ci sono io da bambina…
insomma sono tanti momenti belli di spensieratezza che sicuramente non torneranno più, ma in parte tornano anche sotto delle forme diverse perché comunque io tuttora con mia mamma rido, scherzo, ci andiamo a mangiare una pizza insieme, andiamo al ristorante, ci andiamo a mangiare il pesce, andiamo a fare una passeggiata a Via Del Corso, andiamo al prato, portiamo un cagnolini a spasso, facciamo tante cose che facciamo adesso proprio come ho fatto quando ero bambina!” <This message was edited>
Donatella Zaccagnini Romito “Permalosa, esibizionista, possessiva” così nell’intervista “Alla buonora” di Simone Lemmo
La bella romana, così intervistata da Simone Lemmo: “Per definirti qualche tempo fa tu hai detto “Mi sento permalosa, esibizionista e possessiva” questi sono 3 aggettivi che hai utilizzato in un’intervista per definirti! Andiamo con ordine perché tu dici “permalosa… se c’è qualcosa che non mi garba non me lo dimentico, per farmelo dimenticare ci vuole tanta energia e tante dimostrazioni!” Qual è la più grande dimostrazione che ti hanno fatto per farti dimenticare un errore commesso?”
Donatella risponde: “Me ne hanno fatte tante di dimostrazioni! I fuochi d’artificio, le canzoni cantate sotto casa, regali molto importanti,… ma bisogna stare molto attenti! Sai la questione del vaso che si rompe… poi tu lo puoi incollare anche con le finiture d’oro ma il vaso rimane rotto! Quando tu rompi un rapporto oppure crei degli equilibrio o non equilibri, poi il rapporto va in quella direzione”
“Insomma Donatella perdona ma non dimentica!” continua il conduttore “Esibizionista… “mi piace mostrare, anche se mostro molto meno di quello che potrei mostrare! I social fanno vedere tante cose, io prima di mostrare qualcosa ci penso e non faccio vedere proprio tutto di me! Secondo te c’è una parte della tua vita che manca nel racconto di te? Una parte che le persone vedono non comprendono dai social?”
Donatella risponde: “Forse la parte più tenera e dolce! Quella è la parte che tengo più per me… sono una persona che crea uno schermo davanti a sé, un muro che le persone devono superare, però in realtà io ho anche tante sfumature da persona dolce, molto umana, molto tenera e quello forse è il lato che che emerge meno di me!”
Il conduttore continua così: “Dimmi tu se sei così tenera anche quando sei gelosa…! Dovete sapere che Donatella, parlando del suo essere possessiva, ha detto: “sono una persona possessiva nel senso di gelosa, gelosa in senso positivo, non gelosa delle altre persone perché magari vedo una persona che penso possa essere meglio di me e sono gelosa di lei…” “Qual è la cosa, la scenata o l’azione e il fatto, che hai messo in atto con qualcuno perché ti era partita proprio la gelosia…?”
La bella romana risponde: “Questa intervista me la ricordo benissimo, diceva che non sono gelosa in questo senso, anche perché, avendo un ego di me stessa abbastanza forte e alto, difficilmente vedo delle persone che su alcune cose potrebbero essere meglio di me, però ho proprio dei lati di possessività! Ad esempio nei confronti di mia mamma, quando mia mamma tiene in braccio i cagnolini, che sono i miei cagnolini, sento un sentimento di gelosia nei confronti del cane perché quel cane mi ricorda me quando ero bambina ed è come se in braccio di mia mamma ci dovessi essere solo io, ci voglio essere solo io, questo è un sentimento di gelosia molto forte che provo!
Altri sentimenti di gelosia nei confronti, ad esempio di amiche, di ragazzi… non ne ho particolarmente! Se un’amica o una persona tende a ad appropriarsi delle mie cose glielo faccio notare, ovviamente non non si prestano i piedi a nessuno e ognuno deve stare al suo posto, questo mi sembra il minimo e lo do per scontato!Sentimenti di gelosia non ne ho anche perché sono abbastanza sicura di me stessa!”
Donatella Zaccagnini Romito racconta il matrimonio di Guenda Goria e Mirko Gancitano “Alla Buonora”
Intervistata da Simone Lemmo, conduttore di “Alla Buonora” Donatella Zaccagnini Romito racconta come ha vissuto il matrimonio da favola tra Guenda Goria e Mirko Gancitano! Il conduttore chiede:
“Tra le tue foto ho visto alcune foto con Guenda Goria, perché tu sei stata anche questo matrimonio evento… c’è la foto con Giucas Casella, vedevo prima anche quella con Maria Teresa Ruta… che matrimonio è stato? Regalaci questo momento Gossip!”
Donatella risponde: “Il matrimonio è stato un matrimonio molto emozionante, un matrimonio molto sentito
e molto vissuto, molto vero come se ne vedono pochi oggi! Io ho avuto la fortuna di viverlo per tre giorni
perché siamo partiti insieme, abbiamo fatto il viaggio insieme, siamo arrivati e abbiamo avuto l’accoglienza
meravigliosa sicula della famiglia dello sposo, di Mirko Gancitano, ci ha accolto e ci ha fatto sentire subito
a nostro agio, ci ha fatto sentire proprio a casa, era come se stessimo a casa nostra però in Sicilia! Poi
Guenda Goria è una persona fantastica!
È una persona che dal vivo è ancora più bella perché, io dico sempre… una caratteristica delle persone che
a me piace tantissimo è guardare gli occhi e, quando sorridono gli occhi significa che sorride anche
l’anima, ecco Guenda Goria se tu la guardi ti dà questa sensazione! Se la guardi negli occhi è una persona a
cui sorridono veramente gli occhi e questo è bellissimo!
Il conduttore conclude: “Donatella io ti ringrazio, nel tempo che ci hai concesso, nei minuti che abbiamo
raccontato di te e siamo entrati a curiosare un po’ nella tua vita ho visto quello che dicevi tu… gli occhi che
ti sorridono e soprattutto gli occhi puri, sinceri e pieni di emozioni! Avrei avrei voluto farti un’altra domanda
dedicata ai sogni nel cassetto però non te la faccio perché una volta hai detto che se i sogni si dicono a
voce alta poi non si realizzano, quindi come se te l’avessi fatta, sappiamo che i sogni nel cassetto ci sono,
io io ti auguro di realizzarli davvero con tutto il cuore!”
Donatella conclude e saluta: “Me lo auguro anche io, mi auguro di realizzare tutti i miei sogni, oltre a quelli
Antonio Goeldlin festeggia 50 anni e ben 35 stagioni di attività imprenditoriale per la Goeldlin collection Un anno più che mai importante , il 2024 e’ davvero un’annata da celebrare e incorniciare per Antonio Goeldlin .
L’imprenditore ha compiuto 50 anni e festeggia anche ben 35 anni di attività lavorativa per La Goeldlin Collection che rappresenta una grande Storia di trascinante successo Imprenditoriale.
Fondata nel 1989 da Antonio Goeldlin, la Goeldlin Collection è nata come una piccola bottega artigianale, distinguendosi fin da subito per l’attenzione ai dettagli, la qualità dei tessuti e la costante ricerca stilistica. Grazie a queste caratteristiche e alla grande duttilità nel soddisfare le richieste dei clienti, l’azienda è rapidamente diventata una delle realtà leader in Campania nel settore dell’abbigliamento professionale.
L’azienda offre una vasta gamma di prodotti, tra cui abbigliamento antinfortunistico, indumenti tecnici
certificati CEE, abiti per protezione civile e antincendio boschivo, abbigliamento ad alta visibilità, ignifugo,
e antiimpigliamento.
Inoltre, la Goeldlin Collection produce indumenti per il settore alberghiero e sanitario-ospedaliero, tutti
disponibili in una vasta gamma di colori e accessori.
Antonio Goeldlin, il fondatore e amministratore unico della società, ha iniziato il suo percorso
imprenditoriale a soli quindici anni, quando ancora studiava per diventare odontotecnico.
Fin da giovane, Antonio ha mostrato uno spiccato spirito imprenditoriale, che lo ha portato a creare una rete di vendita di camici professionali per i suoi compagni di scuola e insegnanti.
Questa iniziativa iniziale è stata il trampolino di lancio per quella che sarebbe diventata la Goeldlin Collection.
Nonostante non provenisse da una famiglia di imprenditori, Antonio ha sviluppato autonomamente la sua vocazione imprenditoriale.
Grazie alla sua creatività e al suo carattere avventuriero, è riuscito a trasformare un’idea in una realtà di successo, superando anche le iniziali resistenze familiari.
Dopo aver completato gli studi e conseguito una Laurea in Scienze e Discipline Motorie, Antonio ha continuato a dedicarsi alla sua passione per l’imprenditoria, determinato a non conformarsi a una vita lavorativa monotona.
Oggi, la Goeldlin Collection è un’azienda affermata, con solide fondamenta a Nola, all’interno del Cis, e
sta già espandendo il suo mercato a livello nazionale.
Antonio Goeldlin può guardare con orgoglio e grande soddisfazione ai risultati ottenuti finora, ma il suo
obiettivo è continuare a crescere e a espandere il bacino di utenza della sua azienda.
La Goeldlin Collection, con la sua capacità di adattarsi alle esigenze del mercato e di offrire prodotti di
alta qualità a prezzi competitivi, è destinata a diventare un punto di riferimento sempre più importante